Che dire Exploders, non è così frequente
imbattersi qui in Italia in quattro rockers con una
tale potenza e attitudine. E pensare che ben tre di
loro arrivano niente meno che dagli Stati Uniti, apposta
per "suonarcele" di brutto! Tenetevi forte
e beccatevi i veneti d'adozione Black Cat Nine. Rispondono
alle domande Gary (lead vocals, bass guitar), Roy (rhythm
guitar) e Andy (lead guitar)!
Salve ragazzi e
benvenuti su The Rock Explosion! Che ne dite di cominciare
con una breve cronistoria dei Black Cat Nine? Siete
statunitensi, ma ormai sono anni che vivete in Italia:
come mai avete deciso di lasciare gli States?
Gary: Sono finito dalle
vostre parti per suonare del buon rock 'n roll, incontrare
una bella femmina italiana, e principalmente per rimanere
fuori dal gabbione. Incontrai Roy nel lontano 1992,
quando entrambi suonavamo in bands differenti, e scoprimmo
subito la nostra comune passione per l' hard rock targato
anni '80. Così, nel 1995 decidemmo di mettere
su una band chiamata Gudhooligan. Però, dopo
qualche anno, cominciai a sentirmi disilluso dalla scena
musicale e decisi di lasciare la band, che si sciolse
definitivamente nel 1998. Poco dopo Roy fondò
i Black Cat Nine assieme a Teddy e D.J. Parker. Nel
2001 mi hanno chiesto di entrare nella cricca e così
abbiamo mantenuto quella line-up fino al 2002, quando
D.J. se ne è andato per via dei differenti gusti
musicali ed è toccato ad Andy riempire il vuoto.
Roy: Sono arrivato in Italia
per motivi di lavoro nel 1988, e mi ci sono trovato
così bene che ho deciso di restare. I Black Cat
Nine li ho creati nel giugno del '98, subito dopo la
fine dei Gudhooligan. Teddy e DJ erano dei perfetti
compagni di avventure. Volevamo però aggiungere
una chitarra ritmica e quindi siamo stati ben felici
di accogliere Gary nella band.
Quali sono, secondo voi, gli aspetti
migliori e quelli peggiori della scena rock italica?
Ovviamente in paragone con quella americana...lo so
è una domanda suicida
Gary: Per certi aspetti
non è che siano troppo diverse. Qui come in America
ci sono bands che cercano di sfondare nel music business,
e altre che, invece, amano solo divertirsi suonando
qua e là pezzi propri o solo covers. La scena
italiana secondo me ha molte possibilità, e credo
che non avrebbe nulla da invidiare a quella scandinava.
La differenza principale è che qui non c'è
collaborazione, o spirito di unione nel nome del rock'n'roll.
Ci sono sempre dei rompipalle che ti chiedono favori,
ma guai poi a restituirteli!
Roy: Già, abbiamo
sempre cercato di dare una mano a chiunque ce la chiedesse,
ma non abbiamo ricevuto favori dagli altri che un paio
di volte. Quindi ora ce ne andiamo tranquilli per la
nostra strada e cerchiamo di lasciare il segno ovunque
ci troviamo. Secondo me non esiste una vera e propria
scena italiana in sé per sé. Non ci sono
che poche vere bands di un certo livello. Qui è
pieno di gente che se la tira facendo credere di essere
quello che non è. Passano più tempo a
badare al look, che a cercare di migliorare le loro
tecniche e ad arrangiare dei pezzi come si deve. Questo
è il vero problema
Come mai avete scelto un monicker
come Black Cat Nine e perché il vostro ultimo
lavoro si intitola "King Of The Hill"? C'è
qualche messaggio recondito?
Gary: Roy ha dato il nome
alla band, quindi ti può rispondere meglio lui
in quel senso. Abbiamo intitolato il nostro ultimo album
"King Of The Hill" perché i Black Cat
Nine sono i re! Ce ne sono poche di bands senza contratto
che sanno tirare su uno show come il nostro. A meno
che qualcuno possa provare il contrario! In quel caso
sarei ben lieto di cedere lo scettro.
Roy: D.J. e io abbiamo
valutato almeno un migliaio di nomi possibili e abbiamo
deciso di chiamarci Black Cat Nine, perché i
gatti sono animali misteriosi e si dice che abbiano
nove vite
lunga vita al rock'n roll che non morirà
mai! E poi i King of the Hill sono i Black Cat Nine!
Secondo me con "King Of The
Hill" avete raggiunto un livello di energia e potenza
che sottolinea un'attitudine forte e più matura
rispetto al vostro lavoro precedente, o mi sbaglio?
Quali sono le principali differenze che voi stessi evidenziereste
tra "Genuine Worldshaker" e l'ultimo "King
Of The Hill"?
Gary: "Genuine Worldshaker"
è stato scritto sotto l'influenza di molte opinioni
esterne di gente che ci diceva che avremmo dovuto suonare
come questa o quella band a seconda del gusto del momento.
Per quest'album, invece, ce ne siamo fregati altamente
e abbiamo registrato quell'accidenti che volevamo secondo
i nostri gusti!
Roy: "Genuine Worldshaker"
è un disco che amo. E' stato difficile realizzarlo.
Abbiamo investito un mucchio di tempo sulle canzoni,
ma quando le abbiamo registrate la prima volta avevano
perso gran parte del loro smalto. "King Of The
Hill" è stata una passeggiata in confronto
e mi piace l'energia e la potenza che sprigiona.
Come funziona il procedimento
di song-writing nella band? E' un lavoro di squadra
o singolare e poi, chi si occupa di scrivere i testi
e gli arrangiamenti?
Gary: E' sicuramente uno
sforzo collettivo e io sono quello che si occupa generalmente
dei riffs. Presento l'idea iniziale al resto della band
e poi ci lavoriamo tutti assieme. Una volta che abbiamo
la struttura base, procediamo con una registrazione
grezza e poi Roy ci aggiunge le parole e rifinisce gli
arrangiamenti. Lasciamo a lui il compito di scrivere
i testi, perché è lui il più acculturato
della combriccola!
Roy: In genere lavoriamo
sullo spunto dei riffs per un po', ma se non ne viene
fuori nulla, allora lasciamo perdere, perché
vuol dire che non funzionano a dovere e aspettiamo che
scocchi la scintilla!
Ma c'è qualche pezzo a
cui vi sentite più legati per qualche ragione?
Gary: Mi piacciono tutti,
ma quello che preferisco è "Nothing But
Hate". E' molto potente e il testo fa il suo dovere
a meraviglia.
Roy: A me piace "Less
Is More", perché ha una forte energia, è
molto diretto e poi ha dei cori molto orecchiabili!
Quali sono gli artisti che hanno
esercitato maggiore fascino su di voi sin dagli inizi
della vostra carriera? Personalmente in qualche canzone
mi pare di sentire una potentissima chitarra, come in
"Nothing But Hate", di scuola non proprio
hard rock! Ditemi se sbaglio
Gary: Le mie influenze
derivano da bands come i primi AC/DC, Kiss, Ted Nugent,
Krokus e tutta quella vecchia scuola rock anni '80.
Quando la musica cambiò negli anni '90, cominciai
anch'io a interessarmi al movimento e alla scena giunge
di Seattle. E' da lì che viene la modernità
del nostro sound.
Roy: I miei ascolti preferiti
sono sempre stati The Sex Pistols, Van Halen, Billy
Squier e Ramones per la potenza e Journey, 38 Special
e Night Ranger per quanto riguarda le melodie. Mi piace
molto anche tutta la roba heavy, quella vecchia intendo,
tipo Fifth Angel, Death Angel, Exodus, Testament e il
metal/punk degli anni '90 ben rappresentato da Pantera
(Dimebag Darrel R.I.P., N.d.R), Machine Head, Pennywise,
e perfino Prodigy!
Vedo che avete accolto
un nuovo chitarrista tra le vostre file: Andy Tonin,
che ha sostituito DJ Parker. Come mai avete cambiato
line-up? A proposito, Andy, presentati ai nostri lettori.
Sai che sei davvero forte!
Roy: D.J. si è trasferito
in Germania nel 2003 per motivi di lavoro, così
abbiamo chiesto al nostro vecchio amico Andy di entrare
nella band.
Andy: Io sono l'unico italiano
del gruppo e per me è decisamente un'esperienza
pazzesca far pare di questa banda di americanacci scombinati!
Grazie per i complimenti, cerco di lasciarmi guidare
del mio gusto personale ma sempre a favore della band.
Mentre ci parlate delle migliori
e delle peggiori gigs dei Black Cat Nine, che ci sapete
dire di più su Nathan Griff della DDRecords?
Ha disegnato lui le copertine dei vostri CD, e le sue
creazioni grafiche mi intrippano parecchio!
Roy: Nathan lavora per
una compagnia in Canada e ha creato un tipo di disegno
che si lascia ispirare dalla nostra carica e dalla nostra
potenza! Ha fatto davvero un bel lavoro! Per quanto
mi riguarda il nostro show più bello è
stato all' Indian's Saloon di Bresso (Milano), dove
eravamo andati a suonare per un party degli Hells Angels.
E' un bel posto e il pubblico era molto partecipe! Il
peggiore, invece, è stato il nostro secondo concerto,
quando Gary non era ancora dei nostri. C'eravamo solo
noi e il personale del locale
fu un vero fiasco!
Gary: Il nostro miglior
concerto è stato nel 2001 per il mega raduno
di motociclisti chiamato Born To Be Wild Wild Life Run.
E' uno dei maggiori che siano mai stati organizzati
nel Nord Italia. Abbiamo suonato davanti a 15,000 persone.
La gig peggiore in assoluto è stata poco tempo
fa. Abbiamo suonato in un locale durante le vacanze
estive. C'erano al massimo 45 persone e niente trasporto
o partecipazione. Non ci siamo per niente divertiti
e speravamo solo che finisse presto!
Quale è stato l'episodio
più assurdo e divertente che vi sia mai capitato
di vivere on tour?
Gary: Dopo uno show a Brescia,
risalente al tour di "Worldshakers", tutti
ci hanno chiesto di firmare autografi. Di solito al
massimo si presentano due o tre persone dopo lo show
scambiare quattro chiacchiere, ma quella volta mi si
è anchilosata una mano a furia di autografare
tutti quei cd!
Roy: Per la serie eventi
incredibili e assurdi, ti cito quest'episodio che ci
è occorso a Monaco: terminato lo show una donna
ci ha chiesto di darle la nostra biancheria intima sudata
per ricordino
alquanto strano eh? In più
abbiamo dovuto tornarcene a casa con le palle al vento!
L'evento più divertente è stato invece
Gary che franava al suolo dopo un rovinoso saltello
sul palco! Non sono riuscito a cantare per almeno dieci
minuti, perché stavo soffocando dalle risate!
Hey Gary, ho avuto l'occasione
di beccarvi dal vivo in qualche data milanese del tour
di "Genuine Worldshakers", è ho notato
che sputi sovente verso il pubblico. Ci spieghi le ragioni
insite in questa tua abitudine?
Gary: Non è che
sputo sul serio. E' solo acqua. Penso che i nostri shows
siano così dannatamente esplosivi che la folla
abbia bisogno di essere innaffiata di tanto in tanto!
Bene bene, cosa ci dite adesso
dei vostri piani futuri? So che avete in programma qualche
data in Italia, ma, dato che The Rock Explosion viene
letto anche negli U.S.A., cosa potrei anticipare ai
miei Exploders stelle e strisce?
Gary: Il nuovo cd sta ricevendo
ottime critiche da webzines americane. Andate a vedere
per esempio su Sleazegrinder e Rock Hard. Stiamo anche
programmando qualche show all'aperto in diverse aree
degli States.
Roy: Ci piacerebbe ottenere
un contratto per una migliore distribuzione negli USA
e in Europa. Vorremmo anche lavorare con una buona label,
ovviamente. Abbiamo intenzione di continuare a suonare
e probabilmente dovremmo far uscire un EP di 6 tracce
in primavera, in coincidenza delle due settimane di
tour che terremo in Germania a maggio.
E adesso via al nostro quiz. Scegliete
una delle opzioni e cercate di spiegarcene i motivi:
Uovo di Pasqua o tacchino del
Ringraziamento:
Gary: Ovviamente tacchino,
magari anche avanzato da qualche giorno!
Roy: Tacchino anche per
me, le uova mi fanno fare aria puzzolente!
Ass Tulip o Bang Gang:
Gary: Cosa diavolo è
un ass tulip? (Gary, me lo hanno fatto scoprire quei
mattacchioni degli Stampede Queen, N.d.T.). Domanda
successiva.
Roy: Cosa?
Kerry fotte Bush o Bush fotte
Kerry: (ricordo che quest'intervista risale a qualche
giorno prima degli esiti delle presidenziali in America,
N.d.T.)
Gary: Kerry fotte Bush.
Ho appena visto "Fahrenheit 9/11". Quel film
dice tutto.
Roy: Kerry rocks!
Migliori amanti le americane o
le italiane:
Gary: Starai scherzando!
Le italiane sono le donne più sexy sulla faccia
della terra. La migliore scopata della mia vita l' ho
fatta con una ragazza italiana!
Roy: Scopare fa sempre
bene, non importa la nazionalità delle interessate!
Beautiful Creatures o Backyard
Babies:
Gary: Beautiful Creatures
senza dubbio. Fanno dei pezzi fenomenali e non vedo
l'ora che esca il loro nuovo album.
Roy: Beautiful Creatures!
Twisted Sister o Motley Crue:
Roy: I Motley per sempre!
Gary: Passo.
Nasty'n'dirty ovunque o nasty'n'dirty
solo on stage:
Gary: Non per niente mi
chiamano Nasty G!
Roy: Ovunque baby!
E ora una domanda del tutto fuori
tema, ma è una mia personale curiosità
da molto tempo e, visto che voi siete americani, coglierei
l'occasione per chiedere delucidazioni. Allora, ai tempi
in cui mi trovavo dalle parti di Aviano per il servizio
militare, ero solito trascorrere il mio tempo libero
nei pub americani a mangiare un delizioso pollo arrosto
condito con una salsina fighissima, di cui purtroppo
non ricordo il nome. Non è che potreste rinfrescarmi
la memoria? Come lo servite il pollo arrosto dalle vostre
parti in USA?
Roy: Gary è lo chef
della band, quindi giro a lui la domanda.
Gary: Sono il cuoco migliore
della band e credo che puoi fidarti di me se dico che
la roba a cui ti riferisci si chiama Gravy. Ecco il
mio menu preferito: pollo arrosto con puré di
patate e Gravy, più piselli in salsa di burro,
il tutto servito con una bella bottiglia di Chardonnay.
Porno star e drink
preferiti e la vostra personalissima top 5 albums di
sempre:
Gary: Porno star della
vecchia scuola direi Ginger Lynn. Era una tale troia!
Della nuova scuola preferisco Nikki Andersen. I miei
drinks preferiti sono Jack Daniels, birra tedesca e
Dom Perignon. La mia Top 5 Albums allora prevede: AC/DC
con "Highway To Hell", Motley Crue con "Shout
At The Devil", Ted Nugent con "Double Live
Gonzo", The Wildhearts con "PHUC" e i
Colours Red con "Pure".
Roy: Porno star di una
volta, Nina Hartley, mentre di adesso direi Jenteal.
I miei drinks sono Bacardi e Coca, OUZO, e birra Bulldog.
La mia Top 5 albums prevede gli AC/DC con "Back
In Black", i Face to Face con "Don't Turn
Around", i Ratt con "Out Of The Cellar",
i Goo Goo Dolls con "A Boy Named Goo" e i
White Lion con "Big Game".
Secondo voi qual è la scena rock più prolifica,
quella canadese, quella americana, quella inglese o
quella svedese?
Gary: E' un po' che manco
da casa per rendermi conto della scena americana. Direi
che ora come ora la migliore è quella svedese.
Ma l'Italia si sta piano piano riprendendo.
Roy: Leggo Kerrang! da vent'anni e in Inghilterra hanno
sempre roba da sballo. Per me Londra è la capitale
del rock!
Qual è la cosa più
folle cha abbiate mai combinato in vita vostra?
Gary: Una volta sono rimasto
chiuso nel portabagagli di un'auto mentre cercavo di
sgattaiolare in un drive-in che dava film porno!
Roy: Io invece ho cercato
di attraversare un fiume a bordo di un fuoristrada Dodge
RAM SUV quando avevo 17 anni e vivevo in Colorado. Ero
con un mio amico, ce l'abbiamo fatta, ma l'auto ne è
uscita distrutta. Fortuna che il padre del mio amico
l'ha presa bene!
Ok guys, l'intervista è
finita. Ora siete liberi di dire quello che vi pare
e salutare i nostri Exploders come volete. Grazie ancora!
Gary: Vorrei solo cogliere
l'occasione per ringraziarti Bruno per l'ottima recensione
del nostro nuovo cd. Tutti dovrebbero fare come te e
supportare come possono la scena rock italiana. A tutti
i lettori dico di andare sempre a farsi un giretto sui
siti delle webzines musicali e di cercare qualche data
delle bands underground locali. State alla larga dalle
discoteche e piuttosto andate negli strip clubs dopo
i concerti (parole sante!, N.d.T.). E mi raccomando,
quando sapete che c'è un nostro show dai vostri
paraggi, venite pure a trovarci. La birra la offriamo
noi.
Roy: Grazie mille bro!
Per te e chiunque venga ai nostri show: ricordatevi
che con i Black Cat Nine, il divertimento è garantito!
Intervista realizzata da Bruno
Rossi
Traduzione e supervisione di Margherita
Realmonte
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